Filippo Mazzi
Educatore - Mastro falegname
Sharewood al Tocatì
Per chi non la conoscesse, Sharewood è una micro-falegnameria sociale dove due Educatori, che a noi piace chiamare Mastri, accompagnano giovani ragazzi e ragazze in difficoltà nella ricerca del loro posto nel mondo.
Ai nostri Mastri piace pensare che, tramite la pratica del fare con le mani e la sperimentazione di situazioni, compiti e ruoli, questi ragazzi e queste ragazze ritrovino fiducia in loro stessi e in qualche modo si sblocchino.
Dopo questa piccola introduzione, torniamo a parlarvi della nostra esperienza al Tocatì! Quest’anno, come già l’anno scorso, abbiamo partecipato al Festival di Giochi di Strada più importante al mondo con un laboratorio di tornitura e colorazione di trottole alimentato esclusivamente ad energia umana.
Per l’occasione, i Mastri hanno preparato 500 “moscoli” con l’aiuto di un esperto tornitore e creato le piste da gioco a partire da porzioni di barili recuperati da un’azienda che li dismetteva; i ragazzi e le ragazze hanno montato i puntali su ogni trottola, preparato le istruzioni di gioco, tagliato i cordini a misura e imbustato il tutto con la massima professionalità.
Pronti per scendere in Piazza dei Signori con le nostre trottole e le nostre macchine a energia umana, ci siamo trovati all’alba di sabato 17 settembre, ma il meteo non era dalla nostra: pioggia battente. Abbiamo dunque aspettato il sole, che fortunatamente poco dopo è arrivato ed è rimasto con noi fino alla fine del Festival.
Protagonista indiscusso è stato “Il Nello” che, con la sua gamba veloce e le sue mani sapienti, ha tornito trottole a tutto spiano, attirando centinaia di curiosi tra bambini e adulti, i quali, dopo aver sperimentato il lancio delle trottole sulle piste da gioco collocate qua e là nella Piazza, si sono recati alla Bottega del Gioco ad acquistare uno dei nostri moscoli da cui ricavare la loro personalissima trottola.
Indispensabile è poi stato il contributo dei Volontari del Servizio Civile impegnati presso Hermete. Grazie!
Insomma, anche il bilancio di quest’esperienza è più che positivo: stare in strada a giocare a noi piace e speriamo di essere stati contagiosi in questo senso.