Anna Falezza
Educatrice
Da sei mesi circa nella zona della chiesetta di S. Francesco di S. Pietro in Cariano, si aggira un gruppo di ragazzi e ragazze con zappa, rastrelli e guanti da lavoro. Ogni mattina arrivano nello spazio dato in concessione dal Comune per prendersi cura dell’orto che con tanta fatica e impegno sono riusciti a dar vita in questi mesi di lavoro.
Sono i ragazzi di OrtiChe, parte del progetto PerCorrere finanziato da Fondazione SanZeno, che per un motivo o per l’altro hanno scelto di mettersi alla prova. Affiancati da un educatore scoprono cosa vuol dire sporcarsi le mani, affrontare la fatica, gestire la frustrazione di rispettare i tempi di natura e scommettere su sé stessi per trovare un posto nel mondo.
In questi mesi le sfide non sono mancate: sassi da spostare, miriade di rifiuti da raccogliere per bonificare l’area, ridare fertilità al terreno arido e secco, riuscire a convivere con gli insetti che tanto li spaventano.
Nella ritmicità del raccogliere sassi piccoli e grandi, zappare ed estirpare, si ascoltano le storie di chi dopo tanto tempo trascorso in casa tra sé e sé, ha trovato la forza e il coraggio di rimettersi in gioco; si prova assieme a trovare le risposte a domande che li mettono in discussione; si cerca di scovare quali siano le strade possibili da intraprendere in futuro.
E nel frattempo il nostro orto è cresciuto: abbiamo reso il terreno quanto più sano possibile togliendo sassi e rifiuti, spargendo concime per rigenerare il terreno; abbiamo impostato l’orto alternando le aiuole coltivabili dai camminamenti; ci si è irritata un po’ la pelle nella preparazione della pacciamatura, pelle non più abituata a sopportare sole, sudore e paglia; infine, finalmente abbiamo dato dimora alle prime ospiti del nostro orto, le orticole autunnali.
E nel frattempo i ragazzi e le ragazze sono cresciuti: hanno cercato di abbandonare abitudini e atteggiamenti che non li facevano star bene; si sono impegnati a rispettare orari di lavoro e l’impegno verso il gruppo; hanno approfittato della possibilità di abbronzare la pelle che, per alcuni, da tanto non vedeva il sole; hanno saputo rigermogliare e accettare la sfida di affrontare il mondo del lavoro.
OrtiChe incuriosiscono
Tante sono le persone che in queste calde giornate d’estate, si sono fermate a fare due chiacchiere, per conoscerci, per sapere cosa aspettarsi da tanto faticoso lavoro. OrtiChe è e sarà un luogo da poter frequentare e vivere assieme.
Le ortiche sono un po’ dappertutto e possono essere davvero fastidiose se afferrate con disattenzione, ma conoscendole e con un po’ di attenzione possono essere delle malerbe davvero utili e nutritive.
OrtiChe nutrono la comunità